Spero che il 2015 possa essere altrettanto bello e ricco d’emozioni. Lo auguro a me e a voi. Ma soprattutto a Voi.
Partendo da quelle persone che in questi mesi mi sono state vicino nei momenti difficili, e quelle che brindavano con me quando c’era da festeggiare. Con alcune di loro ci siamo scambiati i cuori, custodendoli gelosamente. Altre invece mi hanno affidato le loro piccole speranze, riempendomi d’orgoglio. Con altre ancora ci siamo scambiati parole importanti, talvolta tratte dai nostri libri preferiti. Consigli di lettura, scambio d’opinioni, visioni comuni. Poi ci sono state quelle persone con cui cresci nel confronto e che la pensano diversamente da te, con loro sali le scale e raggiungi quei piani che altrimenti vedresti dal basso, a patto che il confronto sia pulito e corretto. Ho poi giocato a pallacanestro d’estate con coloro con cui condivido questa passione e che è sempre un piacere incontrare. Ho fatto delle scelte e queste scelte mi hanno portato ad essere solo alcune volte. Ho provato a rendere felice chi mi sta intorno, ma non so se ci sono riuscito, non posso dirlo io. Ho visto ed ho seguito i fatti che accadevano nel mondo e sono rimasto sconcertato più di una volta, chiedendomi che ne sarà di noi, ma senza perdere la speranze e prendendomi più volte dell’illuso, e chissà che non lo sia davvero.. lo scopriremo alla fine. Ho condiviso con alcuni miei coetanei un bel percorso culturale su quanto sia importante la lotta alla mafia e la conoscenza prima di tutto. Se vuoi sconfiggere il tuo nemico devi conoscerlo, e questo è un nemico troppo grande. L’unione fa la forza. La rivoluzione come molti invocano, non la facciamo con le mazze e i bastoni, ma con la cultura, l’informazione, la verità. Sono andato a Roma due volte quest’anno e mi sono innamorato di Trastevere al crepuscolo, delle sue vie, della storia che trasuda ad ogni angolo. Ho condiviso cene e bevute, con persone estremamente interessanti, parlando di scienze, biologia, astronomia, cose di cui non sapevo niente ed ora ne so un po’ di più. Ho parlato con persone che amano la pittura, la fotografia, il teatro e neppure di questo sapevo nulla. Ho ingoiato dei rospi, mi sono morso la lingua almeno dieci volte, sono rimasto in silenzio per non creare scompiglio, ho sbagliato moltissimo.
Ah gli errori!
Almeno uno al giorno dei più diversi tra loro, una collezione vastissima e variegata. Tra questi ho lasciato correre su alcune cose che dovevano essere affrontate subito, ho pensato di poter saperne altre ed in verità non ne sapevo abbastanza, ho ascoltato troppe volte gente che della lamentela continua ne ha fatto una mission, ho fatto finta di nulla quando provavano a infangare il mio nome, ho risposto male ai miei genitori, ho litigato con mia sorella, ho litigato con alcuni dei miei migliori amici (per colpa mia) ed ho mangiato tantissime volte prima di andare a dormire, grave errore. Ho dato fiducia ad una persona che ne ha bellamente approfittato, ho detto cose in alcuni momenti di rabbia che non pensavo, sono caduto qualche volte nelle stupide provocazioni di chi non ha altro da fare che riempirsi la bocca di cazzate, ho pensato per un momento che l’amore non fosse più importante, ho cancellato alcuni pezzi del mio passato.
Ho provato a fare bene quest’anno, e cercherò di ripetermi nel 2015. Ed allora ringrazio tutte le persone che hanno condiviso con me ogni singolo attimo, nella speranza di riavervi al mio fianco presto.
Daniele Gareri
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