Il caffè del lunedì mattina è il più buono della settimana.
Amaro, forte, deciso. Uno schiaffo per riprenderti dal weekend, uno schiaffo che ti riapre gli occhi, che ti rimette in carreggiata, uno schiaffo che ti ricorda chi sei e che non hai bisogno di scuse, tu. Ed il caffè del lunedì mattina è servito, un po’ troppo caldo – aspetto un secondo – ma lo bevo d’un sorso. In tazzina piccola, dal bordo spesso e arrotondato, nero, con una leggera schiuma marrone.
Mi guardo intorno, quell’uomo sorride alla sua amata e le porge il braccio aiutandola a rialzarsi: passeggeranno insieme per tutto il giorno, sono in pensione, cercano una distrazione. Una mamma con i suoi bambini è in ritardo, corre indaffarata verso scuola, la campanella sta per suonare, la settimana è iniziata. Bevono il loro caffè in fretta consumando una colazione veloce, anche l’elettricista e il dottore.
Corre veloce il tempo, ed il caffè del mattino è una costante. Senti il suo aroma nei sorrisi della persona che ami, nel pane con la marmellata, nei biscotti, nel tepore di una casa che ti accoglie. Il caffè del lunedì mattina che scaccia ogni fantasma, ti fa dimenticare le cose brutte, le scelte sbagliate, i momenti falsi, finti, ipocriti. Un antidoto contro il cattivo umore e l’emicrania cronica di cui soffro. Un minuto solo, basta un minuto per sorridere, il caffè del lunedì mattina ha questo potere.
Ed oggi è più buono che mai.
D.G.
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